Il Circuito delle Sirene

Il Campionato

Il Circuito delle Sirene

Il Circuito delle Sirene è il campionato campano di barche tradizionali (gozzi e lance in legno), attrezzate con vela latina, una delle più antiche vele del Mediterraneo.

Il Mito

Da Baia a Palinuro, da Bajo, il nocchiero di Ulisse a Palinuro, il timoniere di Enea, il Circuito delle Sirene è anche il Circuito del Mito.

L'obiettivo

Nel passato i paesi rivieraschi della Campania, svilupparono una rete di scambi commerciali e culturali, proprio grazie alla vela latina; poi il motore sostituì  gli alberi e le vele, relegando la vela latina in una nicchia, ancora oggi tanto cara agli amanti del mare. Con il Circuito delle Sirene, si desidera rispolverare un capitolo di storia, ricucire i rapporti tra gli eredi di quella gente di mare.

Gli organizzatori
Lega Navale Italiana, sez di Salerno, , UISP comitato di Salerno, il “Circolo Nautico Portosalvo” di Marina di Pisciotta, la Lega Navale Italiana, sez di Ischia
Le Barche
in Campania sono state censite oltre 50 imbarcazioni, di cui 26 già armate e scese sui campi di regata del 2018, insieme agli ospiti del Circuito, Mastro Ignazio e Mastro Ciccio da Marsale, Rosio da Trapani e Canapone dalla Toscana (Firenze), Nonno Lorenzo da Catona, Il 2019 ha visto il varo di una nuova lancia, Carol, costruita nel cantiere di Giovanni Cammarano a Marina di Pisciotta, armatore Marco Terragni , varata in occasione della prima tappa del Circuito delle Sirene. Il 2018 ha visto il varo di un restauro di un’antica lancia sorrentina , Antonia, restaurata nel cantiere di Giovanni Cammarano a Marina di Pisciotta, armatore Giovanni Saggese. Il 2017 ha visto il varo di una nuova imbarcazione, Ninetta, una barca a menaide molto bella costruita secondo le antiche linee d’acqua e materiali classici, costruito nel cantiere di Giovanni Cammarano a Marina di Pisciotta, armatore Antonello MUSSO. Il 2013 ha visto il varo di una nuova imbarcazione, il Don Giovanni, costruito nel cantiere di Giovanni Cammarano a Marina di Pisciotta. Il Don Giovanni ha fatto registrare una moltitudine di vittorie sui campi di regata siciliani e campani, regalando grandi soddisfazioni al maestro d’ascia Giovanni Cammarano ed al suo armatore, Carmine De Donato. Le vele sono state progettate e cucite dalla veleria Aurora Sails, di Filippo AURORA, sotto la supervisione del bravo Nello Infante. Il 2014 ha visto il varo di due lance “Sfogliatella” e ” ‘A ciaciona mia” ambedue restaurate dal Cantiere Giovanni Cammarano di Pisciotta e del gozzo napoletano “Do nono” restaurato dall’Antico Cantiere del Legno di Nino Aprea. il 2015 ha visto il varo dello splendido gozzo a menaide S.Anna costruito dall’Antico Cantiere del Legno di Nino Aprea ed il varo della lancetta Criatura costruita dal mastro d’ascia Giovanni Cammarano e da Cesare Cortale.
Terminologia
Le barche sono quelle che erano, e sono ancora, usate dai pescatori locali, oggi, come una volta, armate con vela latina. Questo armamento è costituito da un albero in legno, alla cui estremità alta è montata una carrucola che consente di issare (tirare su) una lunga pertica di legno detta “antenna”, cui è legato un bordo della vela triangolare, detta appunto “vela latina” (il termine deriva da “vela alla trina”, tre angoli). L’unico punto di sospensione dell’antenna, consente le rotazioni della stessa attorno all’albero e quindi il suo orientamento rispetto al vento. Spesso l’armamento della barca è completato con un’altra vela, detta “fiocco”, sempre di forma triangolare, issata sull’albero con una seconda carrucola, posta avanti alla vela latina. Il fiocco non è dotato di antenna, perché il bordo è fissato solo con gli angoli, da una parte alla carrucola utilizzata per issarlo, e dall’altra parte fissato ad una seconda carrucola, posta all’estremità del bompresso (lunga asta posta sulla prua della barca).

Scopri le imbarcazioni del Circuito delle Sirene

28 piedi

Santa Rosa

Storica imbarcazione Sorrentina varata nel 1935 oggi capitanata dall’armatore campano Giancarlo Antonetti.